Grano Senatore Cappelli
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Grano Senatore Cappelli: un frumento diverso dagli altri

Tra i modi di dire e i detti abruzzesi ce ne sono molti legati al grano. Questo perché il frumento è uno degli elementi tipici di ogni popolazione contadina. E questa è una delle dimensioni della nostra terra. Nel nostro lavoro ci piace recuperare alcuni di questi elementi. Non solo riprenderli, ma anche rileggerli in un’ottica moderna. Oggi vogliamo parlare del grano Senatore Cappelli, tra i più noti e apprezzati.

Ne parliamo non solo perché lo utilizziamo nel nostro locale e perché è prodotto qui. Il motivo principale è che sintetizza molte caratteristiche del territorio e, di conseguenza, anche della gastronomia locale. Le caratteristiche del grano Senatore Cappelli rispecchiano infatti alcuni tratti dell’Abruzzo. Perché è un prodotto tipicamente abruzzese. Per questo ci piace partire da qui. E per questo abbiamo scelto questo grano per alcune delle preparazioni che quotidianamente serviamo nel nostro locale.

La storia del grano Senatore Cappelli

Non è mai facile trovare la nascita certa di un prodotto alimentare. Quella del grano Senatore Cappelli, invece, è una storia un po’ più recente che si inserisce su una tradizione molto più profonda. Quando si parla di grano duro Senatore Cappelli (o grano duro Cappelli) propriamente ci si riferisce a una produzione nata poco più di cento anni fa (siamo nel 1915). Il nome del grano non deve trarre in inganno. La nascita è degli inizi del Novecento e per merito di Nazareno Strampelli. Fu un agronomo e un genetista che, tra le altre cose, creò questo particolare tipo di grano. La denominazione “Senatore Cappelli” fu scelta in onore di Raffaele Cappelli, senatore abruzzese (nato a San Demetrio ne’ Vestini) del Regno d’Italia.

Il senatore Cappelli era un appassionato di agronomia e mise a disposizione dello Strampelli diversi strumenti e tenute agricole. Da qui la gratitudine e il riconoscimento che ha portato alla denominazione.

Le caratteristiche

Perché si parla spesso di questo grano? Ci sono diverse ragioni. Alcune propriamente alimentari, altre anche storiche e geografiche. La produzione di questo grano fu una risposta a un’esigenza. Quella di sfamare la popolazione con un grano, come ricorda anche il Gambero Rosso, che avesse un rapporto ottimale tra resa e rapporto nutrizionale.

Il Cappelli è un grano antico che ha una caratteristica che reputiamo essenziale: è per sua natura artigianale. È un frumento che resiste bene anche a condizioni ambientali solitamente difficili. Il successo di questo frumento lo si deve anche al suo ridotto impatto ambientale. Non richiede pesticidi che, anzi, ne ucciderebbero la crescita. Viene considerato come un grano antico anche perché ha radici profonde e ha un’inconfondibile spiga alta. Tutte caratteristiche che gli conferiscono proprietà organolettiche migliori.

L’artigianalità di questo frumento si vede anche nella lavorazione. Questa richiede tempi lunghi, nettamente maggiori rispetto a quelli delle produzioni industriali. Anche questo è un elemento che garantisce come gli alimenti preparati con questo grano godano di una maggiore qualità. Sia in termini organolettici che di sapore. La differenza si sente.

Il risultato

Il grano Senatore Cappelli è un grano molto amato. Il motivo? È un frumento duro molto digeribile anche perché contiene all’incirca la metà del glutine rispetto agli altri grani. Una particolarità di questo grano è quella di avere un profumo particolarmente riconoscibile che valorizza e accompagna la pasta, il pane e i dolci che vengono preparati con questo frumento. Anche al palato questo grano risulta essere caratterizzato da un sapore più aromatico e persistente. Anche per questo motivo il Senatore Cappelli è il frumento protagonista del pane servito nel nostro locale.

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